domenica 27 gennaio 2008

I Simpa(nzé), la razza padrona

Ogni epoca ha i suoi costumi, le sue mode e le sue pervesioni. Negli anni '80 c'erano i punk, i metallari, i rockabilly (chissà se si scrive così, boh!) e i paninari. Bande di ragazzini (ed io ero uno di quelli), che si guardavano storto soltanto perché vestiti in modo diverso. Sì, perché poi le differenze, al di là dei capelli viola, del chiodo e del moncler, non erano poi così tante: ai paninari piacevano comunque gli AcDc e tra i metallari c'era chi ascoltava gli Spandau o i Duran Duran.
Con il passare degli anni queste classificazioni si sono estinte o evolute. I metallari, ad esempio, sono scomparsi e i punk sono ormai soltanto a Londra, a chiederti una sterlina per poterli fotografare (che tristezza!!!).
E... i paninari? Beh, i paninari ci sono ancora, hanno soltanto cambiato nome, almeno qui a Parma. La città è piccola e le stesse facce da pirla che negli anni '80 giravano col loro "giumbotto" firmato e le Timberland, ora le incontri nella Movida di via Farini, con il gin tonic in mano e la paglia. In inverno imbacuccati nel loro Woolrich da 500 euro (c'è chi non mangia o ha fatto il mutuo per comprarselo) e in estate con la loro magliettina Ralph Lauren. Parlano di figa, motori, lavoro e divertimento. Ma non ne parlano come tutti gli altri: ognuno di loro ha la ragazza più bella, la macchina o la moto più trendy e frequenta soltanto i locali che fanno tendenza. E magari ogni tanto si fanno qualche bella tiratina che aiuta a socializzare e a rimanere in pista (in tutti i sensi).
Non si chiamano più paninari, ma si chiamano i "Simpa", naturalmente un ossimoro! E nell'insieme dei simpa c'è pure un sottoinsieme che ha allungato le mani sulla politica, arrivando, grazie alle affinità elettive con il sindaco Vignali (il gran visir di tutti i simpa). nelle stanze del potere.
Così Luca Sommi, il giornalista schieratissimo che attraverso Tv Parma ha spietatamente fatto una campagna elettorale per il centrodestra, si è ritrovato in Giunta, come "Agente ai grandi eventi" (che qui non si sono ancora visti!). E siccome i simpa non si dimenticano mai degli amici e dei parenti, Sommi ha assunto suo cugino come suo segretario, tal Christian Stocchi.
E poi ci sono gli altri giovani rampanti: i 30x30. Beh, un gruppo trasversalmente amante del potere, naturalmente pieno zeppo di simpa, disposto a tutto pur di sedere su una poltrona.
Loro in Comune hanno piazzato Emma Pincella e Guido Cavalli, mentre Paolo Zoni (ciellino) e Lorenzo Lasagna (comunista pentito) son diventati assessori. Poi c'è Andrea Ansaloni (ciellino pure lui), diventato portavoce del sindaco anche se ha un ufficio tutto suo in Comune pur non avendo un contratto (che ci fa lì? E chi lo paga?). Poi c'è Francesco Dradi, divenato presidente del circolo di Legambiente di Parma (l'associazione e il Comune, guardacaso, non sono mai andati così d'accordo). Infine c'è Andrea Marsiletti, un vero fenomeno. Si è fatto mettere sulla poltrona di vicepresdiente di Ascaa dal centrosinistra, poi si è fatto riconfermare dal centrodestra. Dirige due giornali on line (fatica? No, sono inguardabili!) che servono a fare marchette. In quel campo non c'è che dire: è bravissimo, ma che nessuno lo chiami giornalista!
Questa è insomma la nuova razza padrona di Parma... MI VIENE IL VOMITO!

Parma senza Ubaldi

E così, tutto è andato secondo copione, almeno guardando un articolo pubblicato oggi su Polis Quotidiano. "Per Parma con Ubaldi" è diventata "Per Parma senza Ubaldi". Il nuovo sindaco, ciuffetto Vignali, ha scaricato il suo padrino politico... ehm, il suo ex padrino politico.
Ora gli piace molto di più il Villo, al secolo Luigi Giuseppe Villani, il corpulento consigliere regionale di Forza Italia che vive in una piccola stanza al primo piano di Palazzo Soragna, sede dell'Unione parmense degli Industriali (gliel'ha affittata l'ex presidente Marco Rosi, mister Parmacotto). Il puparo adesso è lui. La Giunta è sempre più azzurra... si salvi chi può (Oddio, non che dall'altra parte siano messi meglio!)!

P.S. Per tutti quei consiglieri che Ubaldi ha convocato ma che non si sono presentati: dove sareste senza di lui? Almeno, un po' di riconoscenza!